Urban Art Oasis

Camping Village Malibù, Jesolo

Un progetto innovativo, nato dalla  volontà della proprietà del Camping Village Malibù Beach, di inserire l’arte nella riqualificazione della struttura ricettiva a 5 stelle, per offrire ai propri ospiti un valore aggiunto in grado di rendere ancora più piacevole ed unico il loro soggiorno.

Nasce così Urban Art Oasis, un’oasi urbana, un luogo in cui la Natura incontra la vivacità della vita metropolitana, attraverso la mediazione dell’arte. Il villaggio si trasforma in uno spazio espositivo a cielo aperto che raccoglie e amplifica emozioni e passioni. Un luogo in cui l’esperienza si fa benessere, fisico e mentale, attraverso la sinergia tra natura e arte, che invadono tutti gli spazi del villaggio, intrecciandosi con il landscape design e con l’interior design dei luoghi destinati all’accoglienza, dal ristorante alle mobil home.

L’arch. Simona M. Favrin ha seguito l’ideazione del concept e lo sviluppo del progetto, con la cura e la direzione artistica del progetto “Urban Art Oasis” e il landscape design. Il progetto verrà realizzato per step successivi, che coinvolgeranno tutta la struttura. Tra le prime installazioni:

L’oasi frontemare si affaccia sulla sabbia dorata del litorale di Jesolo. In questa zona la progettazione paesaggistica modella la sabbia dorata del territorio con linee curve e morbide, per creare dune artificiali sulle quali arbusti, graminacee ornamentali ed erbacee perenni ricreano i colori e il movimento delle dune costiere, muovendosi con naturalezza al soffiare del vento e ondeggiando insieme alle farfalle bianche fissate su steli di acciaio armonico inserite tra le dune. L’installazione “Flight of wings” curata da Simona M. Favrin con e-gardening si sviluppa sulle dune che proteggono e accolgono le bellissime terrazze delle nuove Mobil Home frontemare.

“e quindi uscimmo a riveder le stelle” è un progetto di yarn bombing che declina, negli spazi dell’accoglienza open air, l’arte del croket come mezzo creativo per riappropriarsi degli spazi comuni e avvolgere con il colore e la bellezza gli spazi urbani. In questo caso è usato per veicolare e rafforzare il legame con la natura preesistente, creando, attraverso l’arte, un legame empatico, diretto ed emotivo. I primi “bombardamenti” all’uncinetto, opera di Fabiola Floris, avvolgono i tronchi dei pini marittimi, lungo il viale di accesso al mare.

All’interno delle nuove Mobil Home si sviluppa una piccola galleria fotografica. Sono due donne, Anna Socci e Sonia Uniati, le prime fotografe scelte: le loro foto si susseguono a tutta parete nelle camere da letto delle Aqua Homes raccontando in immagini l’energia vitale dell’ambiente marino e la spensieratezza della natura dei luoghi

Clubino Art – Il ristorante Clubino quest’anno viene completamente rinnovato nella terrazza all’aperto, uno spazio ricercato, in cui design e arte si mixano per creare uno spazio unico in cui abbandonarsi ai piaceri del cibo e del vino. Qui si inserisce “FRAGILE”, l’intervento di Alessio-b:  “Tutti ti valutano per quel che appari. Pochi comprendono quel che tu sei…” (N.Machiavelli) – Oltre il nastro (fragile) c’è il buco nel muro che rappresenta ciò che sei. Poche persone conoscono veramente come sei…

CREW ART (street art at work) – Lo spazio dell’animazione si trasforma in un fondale  per la creazione di un “murales” che verrà realizzato per step durante tutta la stagione estiva, con la partecipazione di street artist  e il coinvolgimento degli ospiti  che potranno partecipare alla realizzazione dell’opera facendo un’“esperienza” artistica sul campo. Romero Britto,  l’artista brasiliano neo-pop, e Keith Haring, icona della street art newyorkese,  sono i due artisti scelti per ispirare e coinvolgere i giovani ospiti.

White Wind è un’installazione che si sviluppa lungo i 60 metri della duna artificiale che costeggia il viale che conduce al mare e si diffonde poi verso il fronte mare, lungo gli accessi al mare: tra erbacee perenni, arbusti e graminacee ornamentali,  girandole bianche danzano al ritmo dalla brezza marina, inserendosi  armonicamente nel gioco di colori e movimento.

Volevo intensità nella mia arte, e volevo intensità nella mia vita.
Ho iniziato ad interessarmi ai graffiti,
ero molto affascinato dai disegni che vedevo per la strada e sotto la metropolitana.
Erano la cosa più bella che avessi mai visto.
Volevo che la gente si sentisse libera di fare esperienza dell’arte senza sentirsi inibita.
- Keith Haring

PROGETTISTA
  • Simona M. Favrin
CATEGORIA
  • cura e direzione artistica
  • landscape design
  • parco turistico ricettivo
CLIENTE
Camping Village Malibù Baech

Jesolo, Venezia

ANNO

2020-2021